Crisi di coppia: quali sono i segnali di allarme

Crisi di coppia: quali sono i segnali di allarme

Qualsiasi relazione, non solo di coppia, richiede una grande forza di volontà e un costante lavoro su di sé.

Quando una coppia sta attraversando una fase di crisi è perché entrambe le persone coinvolte hanno smesso di amare, di investire tempo ed energie nel rapporto.

Il primo passo per affrontare questa delicata e dolorosa fase è prendere consapevolezza di essere in crisi per poi decidere come si vuole proseguire.

Il riconoscere la crisi non è una cosa per niente facile, molto spesso accade di negare fingendo che vada tutto bene cronicizzando una situazione che porta molta infelicità, senso di insoddisfazione e frustrazione.

I campanelli di allarme di una crisi di coppia

Non avere progetti e obiettivi comuni

Porta inevitabilmente ad indebolire il rapporto perché viene meno la complicità e la visione d’insieme comune che arricchisce creando stimoli e confronto tra i partner.

In particolare dopo la nascita dei figli questa mancanza di progettualità emerge forte perché gli equilibri cambiano e se la coppia non riesce a ricollocarsi trovando un suo spazio anche all’interno delle nuove esigenze famigliari, alla lunga il rapporto si sfilaccia.

Per progetti e obiettivi non si intendono necessariamente cose importanti o grosse, ma sono sufficienti anche micro obiettivi o interessi piccoli da portare avanti insieme e che nutrono la relazione.

Distanti emotivamente

Per distanza emotiva intendo quando si avverte l’assenza del partner più che la presenza. Come se, una o entrambe le persone coinvolte, avessero “congelato” le rispettive emozioni e quindi non c’è nessun segnale di interesse, partecipazione a quello che dice o pensa l’altro. Un atteggiamento di questo tipo alza il muro e il coinvolgimento può diventare sempre più difficile.

Comunicazione violenta e aggressiva

Non c’è un vero dialogo quando si comunica solo attraverso le accuse reciproche, con toni aggressivi. In questi casi la comunicazione, in realtà, si tronca sul nascere perché l’altra persona sentendosi ferita e non compresa, si chiuderà nel suo guscio.

Per migliorare il proprio modo di comunicare è importante essere in grado di mettersi in gioco mostrando ognuno le proprie debolezze e fragilità. Un esercizio da fare è quello di prestare attenzione a come ci si esprime, ad esempio, invece che dire ” tu sei un egoista perché pensi solo a te “, prova a spiegare il tuo malessere mettendo te al centro, così ” quando ti comporti in questo modo io mi sento poco considerata ”

Ha un impatto molto diverso sull’altro perché non si sente giudicato.

Non si cerca intimità

La ricerca del piacere e della sessualità è un aspetto da non sottovalutare, è facile e normale farsi prendere dall’abitudine col passare del tempo, invece è fondamentale sapersi prendere cura del proprio aspetto e ricercare momenti di giocosità e sensualità all’interno del rapporto. La sessualità cambia e si trasforma proprio come tutta la realtà di coppia, per cui è importante prendere consapevolezza con maturità e accettarlo.

Naturalmente se non c’è ascolto né complicità, se ci si sente emotivamente distanti, può essere complesso vivere con desiderio l’intimità.

I segnali di crisi sono tutti collegati uno all’altro e si influenzano a vicenda.

Non c’è la volontà di ascoltarsi e incontrarsi a metà strada

La bella notizia è che l’amore non è qualcosa di statico e fermo, ma anzi, la coppia è una realtà trasformabile che in qualsiasi momento può decidere di rinnovare il proprio amore.

Ci deve essere però la volontà da parte di entrambi, di incontrarsi a metà strada. La responsabilità nella coppia è sempre al cinquanta per cento. Tutti e due concorrono a far funzionare la coppia ed entrambi hanno ciascuno le proprie responsabilità nel distruggerla.

Tutto sta nell’avere il coraggio insieme di far rifiorire l’amore.

Di come fare per avere una relazione appagante ne ho parlato qui: Come fare per avere una relazione felice

Crisi di coppia e i nemici dell’amore

Orgoglio

Quello che riscontro maggiormente col mio lavoro è che i nemici numero uno dell’amore sono orgoglio e aspettative. Le persone si bloccano nelle relazioni perché si sentono ferite e credono di avere la ragione sempre dalla loro parte. L’orgoglio in amore ha un prezzo molto alto.

Lo si paga per esempio durante una discussione, quando non si è più in grado di stare sul focus oggetto del conflitto, ma bensì ci si sente attaccati personalmente e si trascende nei modi e con le parole. 

Questa incapacità comunicativa, come abbiamo visto prima, chiude ogni spiraglio di luce, mantenendo nel tempo rancore e freddezza.

Aspettative

La maggior parte dei nostri atteggiamenti, in qualsiasi tipo di relazione, ruota sulle aspettative. 

In coppia ad esempio:

  • ci aspettiamo che l’altro faccia il primo passo
  • ci aspettiamo di ricevere le scuse
  • ci aspettiamo che l’altro ci chiami
  • mettiamo il partner sotto esame, come se fosse sempre alla prova 
  • ci aspettiamo che l’altro ci renda felici
  • ci aspettiamo che, conoscendoci così bene, sappia quello che pensiamo e che vogliamo senza bisogno di chiederlo
  • ci aspettiamo che ci risolva i problemi

Ma l’amore è tutt’altro che questo.

 

Cos’è l’amore

Per affrontare una crisi nella coppia bisogna riappropriarsi del significato vero di amore e metterlo in pratica.

Chiediti : Sei disposta ad amare anche se l’altra persona ama in modo diverso da te?

Non vuol dire accettare passivamente anche quello che ti rende infelice.

Significa rispettare il modo di amare dell’altro senza chiedere inconsciamente al rapporto di colmare i propri vuoti emotivi.

Piuttosto lavora affinché tu possa essere in grado di amare come desideri essere amata così sei pronta a proporre il tuo amore anche all’altro. 

Non è possibile chiedere qualcosa alla coppia se noi per primi non siamo coerenti con quello che pretendiamo.

 

Parti da te per affrontare la crisi

Per questo ritengo fondamentale che ognuno lavori anche da solo per scardinare e sbloccare i propri limiti. e quello a cui assisto è che nel momento in cui tu applichi un cambiamento nel tuo atteggiamento, questo avrà i suoi effetti e il partner lo noterà e ne ne sarà influenzato. Sarà chiamato a rispondere alle tue nuove modalità e questo comporta il fatto che dovrà in qualche modo rispondere e reagire, di riflesso anche il partner metterà in campo qualcosa di diverso e porterà il suo contributo all’interno della coppia.

Da lì in poi gli scenari che potrebbero aprirsi sono infiniti e da valutare caso per caso.

Molte volte, lavorando con una persona sola della coppia, si risolve la crisi.

Prima di agire sui sintomi e sui segnali di allarme elencati sopra, il mio consiglio è di lavorare singolarmente per riscoprire e dare senso al tuo modo di amare.

Poi lo potrai offrire al partner.

E qualunque cosa succeda dopo, tu hai fatto la tua parte, hai amato davvero.

 

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Greta D'Adda
lostudiodigreta@gmail.com

Ti aiuto a ritrovare equilibrio e sicurezza in te stessa, vivere le tue emozioni con rispetto, raggiungere la tua personale realizzazione.

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