Mani del controllo: cos'è e perché dobbiamo mollarla

Mania del controllo: cos’è e perché dobbiamo mollarla

Mania del controllo, quando le gabbie le costruiamo noi

A volte basta un piccolo evento per mettere in crisi il nostro equilibrio. E per turbare la nostra mania del controllo. Lavoriamo tanto, facciamo il meglio che possiamo per essere sempre pronte, reattive, tenere tutto sotto controllo. Poi, l’asse si sposta di un millimetro e non sappiamo cosa fare. Hai presente la scena di A Bug’s Life in cui le formichine, tutte in rigorosa colonna, portano il cibo al rifugio e all’improvviso una foglia cadente spacca la fila? La formica che si trova in testa entra in crisi e urla disperata perché non sa come procedere. Fino a quando non capisce che deve semplicemente girare attorno all’ostacolo e riprendere il suo cammino.

Quante volte anche tu ti sei sentita come la formica? Tutto era perfetto, quando era sotto il tuo controllo, poi la crisi. E allora oggi ti voglio parlare di questo famoso controllo, un’entità gigantesca che a volte pesa nelle nostre vite più di quanto meriterebbe.

Caos vs. ordine

La mania del controllo è il tentativo di mettere ordine nel caos. È quella cosa che ci fa muovere secondo schemi prestabiliti per riuscire a mantenere la calma e respirare. Il controllo, spesso, è legato a una profonda razionalità. Perché tutto, dall’evento più piccolo a quello più grande, deve essere ricondotto a una spiegazione plausibile, definitiva.

Diciamoci la verità: a volte la sensazione di avere tutto controllo è positiva. Ci sentiamo centrate, tranquille. Ma quando tutto questo diventa pericoloso?

  • Quando per ingabbiare ogni cosa nel giusto spazio, ti senti perennemente insoddisfatta e frustrata. Come se l’asticella fosse sempre troppo alta.
  • Quando diventi rigidissima con te stessa e con gli altri. Perché se l’asticella è alta, allora viviamo la nostra vita come se fosse una gara infinita. Anzi, ci poniamo obiettivi sempre più difficili, spinte dall’adrenalina e dalla voglia di fare, senza renderci conto di perdere gran parte del nostro entusiasmo.
  • Quando il controllo provoca stanchezza e rischia di provocare pericolosi burnout. Pensaci: come fai a vivere con l’idea/obbligo di essere sempre perfetta e allineata in maniera precisa ai progetti che ti sei costruita (o che hanno costruito per te)?
  • Quando sei convinta di non avere mai abbastanza tempo per poter staccare la spina. E quelle poche volte che lo fai, concedendoti magari qualche giorno di ferie, si senti in colpa e stai male.

Queste sono solo alcune delle situazioni che spesso mi portate durante le nostre consulenze. Tutto si gioca sulla differenza tra amor proprio ed egoismo. Tra rispetto di sé e odio degli altri.

Mania del controllo, da dove nasce?

Se sei stata una bambina cresciuta con un forte senso del dovere (“Devo prendere ottimo così la mamma sarà felice”) questo modello disfunzionale lo hai introiettato e ti sembrerà l’unico modo per far funzionare le cose, per sentirti realizzata e amata.

Proprio per questo, la vera difficoltà è non rendersi conto di vivere in questo modo. Ci sono persone che sono ossessionate dal controllare ogni cosa, ma lo negano con forza.

Ma se provi ansia e agitazione in situazioni che sfuggono al tuo controllo, anche quelle minime, il problema c’è. E per quanto tu ti possa sforzare disperatamente niente è davvero sotto il tuo controllo. Semmai è vero il contrario: più controlli e meno controllo hai.

Come si esce dalla gabbia?

Innanzitutto, riconoscendo la presenza di una gabbia. Come sempre il primo passo, il più importante, è capire che qualcosa non va. Non fraintendermi, dare sempre il massimo, organizzare con precisione le cose, non è un errore o il sintomo di un disagio. Ma concentrare la tua vita in questo desiderio costante di perfezione. In un obbligo a stare dentro le righe, rischia di impoverirti a lungo andare.

La vita inizia quando molli la presa e ti lasci andare, quando sei flessibile e stai nel suo flusso. Questo non vuol dire vivere alla giornata, disinteressandoti di tutto e tutti, ma al contrario vuol dire che c’è un buon equilibrio tra razionalità ed emozioni.

Ecco il consiglio numero 1: delega.

Non fare tutto tu, lascia che ci siano altre persone a occuparti di alcune incombenze al posto tuo. E soprattutto, lascia fare anche se quella persona agisce in maniera diversa da quella che hai in mente.

Scoprirai che, mollando la presa, non accade proprio nulla di clamoroso, il castello non crolla! Perciò smetti di credere che tutto dipenda da te. E che tu sia così indispensabile.

La vita dei tuoi figli, della tua famiglia, di te, di tuo marito, dell’azienda, non va a rotoli se tu ogni tanto fai un passo indietro.

Lascia che le cose accadano.

 

 

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Greta D'Adda
lostudiodigreta@gmail.com

Ti aiuto a ritrovare equilibrio e sicurezza in te stessa, vivere le tue emozioni con rispetto, raggiungere la tua personale realizzazione.

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