03 Nov Amor proprio: sei egoista o vuoi bene a te stessa?
Quante volte nella tua vita ti sei sentita dire che dovresti amarti di più? Può sembrare una banalità, ma non è così. Amare noi stesse, rispettarci, comprendere nel profondo quali sono le nostre caratteristiche uniche è l’unico modo per permettere anche agli altri di amarci e rispettarci. Allora è tutto così semplice? No. L’amor proprio non è un sentimento facile da coltivare. Questo perché i condizionamenti a cui inconsciamente siamo state sottoposte fin da bambine spesso ci spingono a mettere da parte ciò che
davvero siamo, amiamo e vogliamo per quieto vivere. O semplicemente perché è più comodo così. In questo articolo proviamo a fare chiarezza sul senso profondo dell’amor proprio e su quanto sia antitetico rispetto all’egoismo.
Amor proprio: egoismo o rispetto di sé?
L’amor proprio è un sentimento fondante dell’essere umano e incarna l’amore che si prova verso noi stesse. Hai presente quando ti guardi allo specchio e alle volte dici frasi terribili come “oggi sono un cesso”? Ecco, in quel momento noi distruggiamo il nostro amor proprio, giudicando in maniera inappellabile il nostro corpo. E provocando delle micro-ferite psicologiche che a lungo andare sono difficili da guarire. Ci vediamo da fuori e ci diamo un voto basso, quasi con ferocia. Non può essere questa la strada da seguire per stare bene. E questo, ovviamente, non riguarda solo l’aspetto fisico, ma anche i nostri sogni, i nostri desideri.
Quando compi un’azione straordinaria o svolgi bene il tuo lavoro o risolvi una situazione difficile hai il diritto di essere felice, realizzata, soddisfatta. Il tuo successo non lede in alcun modo la vita delle persone che sono al tuo fianco, anzi. Vederti risplendere di luce brillante può essere bello anche per loro. E se così non fosse, perché il meccanismo dell’invidia li spinge ad attaccarti, riprenditi il tuo e vai avanti.
Ricorda:
- Se sei felice anche se nella tua famiglia ci sono persone che non attraversano un momento facile, va benissimo. Non stai facendo loro del male e il fatto di essere felice non implica che tu non possa stargli lo stesso vicino.
- Se la tua vita va a gonfie vele, mentre quella tua amica no, hai diritto a essere felice. Potrai darle una mano, se vorrai e vorrà, senza farti risucchiare. Ma con affettività vera e gentilezza.
- Se pensi di essere destinata a grandi cose mentre tutte e tutti attorno a te pensano di ridimensionare i tuoi obiettivi, il problema non sei tu. Splendi e lascia che le persone che ti amano davvero possano godere della tua bellezza, della tua intelligenza.
- Se prendi tempo per te stessa, facendo qualcosa di bello, e lasci i tuoi figli con la babysitter, non sei una madre snaturata. In realtà stai facendo loro un regalo enorme: una mamma che si ama, che si vuole bene nel profondo, soddisfatta di sé è una mamma serena, che non castrerà i suoi figli, impedendone l’evoluzione.
- Se senti che il tuo rapporto è arrivato al capolinea, perché non riesci più evolvere e non stai bene, non è sbagliato pensare a te stessa. Un rapporto d’amore cambia, cresce e si trasforma assieme a noi. A volte si va più avanti rispetto al nostro partner, la nostra velocità può essere più alta. In una relazione equilibrata questo squilibrio può essere sistemato facendo leva sulla volontà della coppia. Ma se così non fosse, non dovresti farti bloccare. Devi tutelare te stessa.
Queste sono solo alcune delle situazioni che spesso mi portate durante le nostre consulenze. Tutto si gioca sulla differenza tra amor proprio ed egoismo. Tra rispetto di sé e odio degli altri.
Chi è l’egoista?
L’egoista è una persona che mette patologicamente sé stessa al centro del mondo, annullando di fatto il rapporto con gli altri, privandolo di umanità, costruendolo solo sulla base del tornaconto personale.
L’egoista non è solo quello che non vuol condividere l’ultima patatina rimasta nel piatto, ma colui o colei che prepara le patatine per sé e solo per sé, ignorando il fatto che anche tu possa desiderarle. In sostanza un egoista cancella tutto ciò che non riguarda lei o lui.
L’egoista è concentrata o concentrato esclusivamente su di sé, compie azioni che porta un vantaggio a sé stessa o sé stesso. Ha attenzione solo per i propri bisogni e non è in grado di costruire relazioni soddisfacenti, che siano d’amore, amicizia o lavoro.
Facciamo le differenze, l’amor proprio è sano egoismo
Una donna che si concede una seduta dall’estetista è quindi un’egoista? Certo che no. Il punto è che fin da piccole, come scritto in precedenza, veniamo educate a essere delle brave bambine. Più ci si sacrifica e più si viene considerate positivamente, come se quel sacrificio, quella sofferenza fossero imprescindibili nella nostra vita. Quindi, il senso di colpa scatta immediato quando invece ci si sente realizzate, perché è come se si stesse compiendo peccato di presunzione.
Il sano egoismo invece è quando si considerano i propri bisogni, trovando un punto di equilibrio anche per il bene degli altri. Nel sano egoismo convivono sia il rispetto per sé che per gli altri. Mettiamola così, l’amor proprio è un egoismo necessario per affermare i propri diritti e per prendersi cura di sé senza arrecare danno agli altri. Ricorda: non si può essere di aiuto agli altri se prima non facciamo il pieno di energie per noi e non ci ripuliamo dalle negatività.
E le relazioni?
Quando si parla di amor proprio il primo pensiero va alle relazioni sentimentali. Come si fa ad amare noi stesse o noi stessi all’interno di una coppia che ci obbliga a rapportarci con un altro essere umano?
Se una relazione è sana, quindi bilanciata sulle esigenze di entrambi i partner:
- Non si prevarica sull’altro. Anzi, ognuno ha i suoi spazi. Non si rinuncia mai a noi stessi, altrimenti si genera una pesante frustrazione alla lunga.
- Si mettono dei sani paletti per far rispettare i nostri confini personali. Deve essere chiaro ciò che accettiamo e ciò che rifiutiamo con forza. Solo così una relazione può crescere in salute e non diventare potenzialmente distruttiva o patologica.
- L’altruismo, il rispetto e l’amore per l’altro è sempre un sentimento a doppia corsia. Non si dà in maniera sbilanciata, senza mai ottenere qualcosa con altrettanta intensità. Attenzione: non vuol dire che bisogna dare per avere qualcosa in cambio, non sarebbe amore. Ma ciò che si dà deve essere controbilanciato da una reazione spontanea di pari forza.
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