07 Feb 7 esercizi per uscire dalla zona di comfort
Si chiama “zona di comfort” perché in apparenza è confortevole.
Solo in apparenza perché in realtà non è proprio così confortevole, ma vediamo per prima cosa come possiamo capire se stai vivendo la tua vita nella zona di comfort.
Ti fa sentire di avere tutto sotto controllo e di essere stabile e tranquilla, al riparo da eventuali rischi o minacce per questo ti piace tanto. Però ci sono anche degli effetti collaterali che non sono affatto da sottovalutare e sono ad esempio:
- Non riuscire a portare a termine gli obiettivi che ti prefiggi
- Accontentarsi su qualunque cosa
- Annoiarsi e appiattirsi in modo stagnante
- Vivere una vita piatta e sempre uguale
- Non avere più stimoli e motivazione
La verità è questa: l’abitudine spinge sempre indietro, anche perché l’alternativa sarebbe assumersi un rischio che non si sa quali conseguenze potrebbe portare. Al nostro cervello non piacciono le strade sconosciute che noi ogni tanto tentiamo di offrirgli perché lui agisce sempre per la nostra sopravvivenza, è un fatto ancestrale.
Purtroppo però, la vita è fatta di cambiamenti, tutto dentro di noi e fuori è in continuo mutamento e il cambiamento è anche l’unico modo che abbiamo per crescere, migliorare, produrre, raggiungere risultati.
Essere più felici e soddisfatti nella vita assumendosi più rischi
La comfort zone è il tuo nido sicuro fatto di credenze, pregiudizi, è tutto quello che pensiamo di sapere e conoscere di noi stessi, degli altri e del mondo.
Abbiamo capito però quanto può essere frustrante limitarci a vivere in quello spazio invece che muoverci con un atteggiamento di fiducia nei confronti delle opportunità e degli avvenimenti che ci capitano.
Ancora più importante sarebbe sviluppare quella curiosità per le cose e più in generale come approccio alla vita che ci porta a cercare attivamente di uscire dalla zona di comfort anziché vivere cercando di preservarla il più possibile.
Come uscire dalla zona di comfort? Ecco 7 esercizi per farlo
Fai spazio al nuovo –
Non puoi accogliere niente di nuovo se prima non fai spazio.
Per uscire dalla zona di comfort devi fare pace con l’idea del distacco e del lasciare andare. Un buon modo per farlo è quello di fare pulizia e liberarti di tutto ciò che non ti serve più, vestiti, scarpe, libri, fotografie e così via.
Impara a fidarti e delegare –
Pensare di poter fare sempre tutto e non chiedere a nessuno ti limita molto perché ti impedisce di vivere in modo fluido costringendoti nelle tue rigidità di pensiero e nell’idea di avere tutto sotto controllo.
Invece, accettare che qualcosa possa essere fatto in modo diverso da come lo faresti tu e che va bene uguale è un passo fondamentale per iniziare a delegare lasciando agli altri la possibilità di occuparsene.
Questo è molto fuori dalla comfort zone perché siamo così abituati a fare fare fare che se non facciamo così gli altri crollano, mentre chi crolla sei tu se non inizia a fluire morbidamente nelle imperfezioni delle cose.
Non pensarci troppo, decidi rapidamente e sei già fuori dalla zona di comfort –
Inizia a rimuginare meno sulle cose e prendi le decisione più rapidamente.
Parti dalle cose banali, dalle piccole cose quotidiane che ti mettono in difficoltà o sulle quali sei sempre tormentata dai dubbi e prova a non pensarci troppo.
Fai la prima cosa che ti viene in mente, in questo modo dai ascolto alla parte più intuitiva di te, una parte istintiva che è sana a cui diamo veramente molto poco ascolto.
A me personalmente imparare a fare questo mi è servito tantissimo per uscire dalla mia zona di comfort e vedere che in effetti molte volte continuare a pensare sulle cose anche piccole può essere talmente bloccante da farti restare ferma e paralizzata senza agire.
Prova qualcosa di nuovo –
Sperimenta, osa, anziché fare sempre le stesse cose allo stesso modo, cambia strada per andare al lavoro, scopri un ambiente nuovo, apriti alle novità, cucina qualcosa di diverso che non hai mai fatto, ascolta un’opinione differente dalla tua senza giudizio. Con questo esercizio si esce dalla zona di comfort stimolando una certa apertura per avere un atteggiamento mentale positivo.
Fai un lavoro su tè stessa che ti aiuti a cambiare –
La zona di comfort è piena di scuse che ti fanno stare dove sei.
Molte volte chiedere aiuto per farsi aiutare ad agire in concreto è già questo un passo oltre la comfort zone. Puoi fare una lista delle cose su cui vorresti lavorare e iniziare a occuparti di quelle parti interiori di te che hanno bisogno di essere migliorate.
Dire di sì a cose a cui normalmente diresti no –
L’esercizio consiste nel dire più spesso “sì” laddove avresti detto no in automatico.
Attenzione, non significa dire sempre di sì, ma dire sì tutte le volte in cui avresti detto non per paura, per pigrizia, per comodità, perché hai sempre fatto così eccetera. In questi casi applica l’esercizio di dire più spesso sì. Ti aiuterà a fare nuove esperienze e stupirti.
Separa l’errore dalla persona che sei, con questo dici addio alla tua zona di comfort –
Considera l’errore come la normalità e apprezzalo perché ha sempre da insegnarti molto.
Spesso succede che restiamo nella nostra zona di comfort perché abbiamo paura di sbagliare e di essere giudicate. Darti la possibilità di sbagliare e di non piacere a tutti è un passaggio fondamentale per smetterla di restare ingabbiata.
Qui parlo di Fallimento: un’opportunità
Quando sbagliamo dobbiamo imparare a separare l’errore dalla persona che siamo, non è che se sbagliamo allora diventiamo automaticamente persone incompetenti, incapaci e stupide.
Tutti sbagliano, ma il valore della tua persona non dipende dagli errori che fai o che non fai.
Se vuoi confrontarti con me puoi prenotare un incontro conoscitivo gratuito di 30 minuti scrivendomi a info@gretadadda.com
Sara trivero
Posted at 22:52h, 03 AgostoGrazie di questa perla preziosa che mi aiuterà
Pingback:Shiatsu: 4 cose che non sai » Greta D'Adda
Posted at 11:17h, 10 Giugno[…] A volte uscire dalla propria zona di comfort risulta difficile, in questo articolo ti spiego da dove partire 7 esercizi per uscire dalla zona di comfort […]