Perché hai poca autostima: il critico interiore

Perché hai poca autostima: il critico interiore

La poca autostima e il critico interiore sono strettamente connessi tra loro. Infatti, quanto più è alta l’autostima tanto più la voce del critico interiore è ridimensionata; va da sé che quanto più è poca l’autostima tanto più il critico interiore si fa sentire ed è presente nella nostra vita.

Cos’è il critico interiore

Il critico interiore è quella parte di te sempre pronta a scoraggiarti, a sottolineare ogni errore, a metterti a paragone con gli altri. Ti fa vedere solo ed esclusivamente tutti i pregi e le cose buone e positive che fanno le altre persone, mettendole a confronto con tutti i tuoi peggiori difetti e sottolineando le tue mancanze. Se vogliamo, possiamo anche definirlo con un nome. Possiamo immaginarlo come un genitore rigido e ansioso che pensa di sapere quello che è giusto per noi, interviene bloccando di continuo le nostre scelte e la nostra possibilità di espressione e manifestazione di noi stessi perché fondamentalmente vuole preservarci da eventuali sofferenze, delusioni, fallimenti a cui potremmo andare incontro.

Qual è la sua funzione e come si forma

Quindi il suo ruolo nella nostra vita è quello di protezione, ma può diventare eccessivo e limitante perché non ci fa mettere in gioco.

Il critico interiore è presente in ciascuno di noi già dalla nascita. In un bambino molto piccolo è presente per garantirgli la sopravvivenza attraverso il cibo, il sonno, i vestiti, una casa e l’amore dei genitori. Crescendo, il comportamento di un bambino è influenzato dal modello famigliare in cui vive, dai genitori o dalle figure di riferimento da cui assorbe ogni “regola”. Infatti, la cosa più importante per un bambino è avere l’approvazione dei genitori, fare bella figura con loro, sentire di appartenere alla “famiglia” e ottenere affetto e sostegno. Per questo motivo, da bambini, iniziamo a mettere in atto strategie e comportamenti che vanno in questa direzione.

Ad esempio, se abbiamo appreso che per essere “brave bambine” dobbiamo sempre essere gentili con gli altri, disponibili e non dire no, questa “regola” ce la porteremo dietro anche da adulti e condizionerà tutte le nostre relazioni.

L’insieme di tutto il bagaglio di regole che i nostri genitori, o chi per loro, ci hanno trasferito da piccoli, il Critico Interiore le conosce  benissimo, le ha imparate a memoria e farà di tutto per assicurarsi che noi non le infrangiamo.

Come agisce su di noi adulti

Se quando eravamo bambini gli interventi del critico avevano un senso, ora dobbiamo imparare a ridimensionarli. Crescendo e col passare del tempo sono diventati distruttivi e in alcuni casi anche paralizzanti. Quella che doveva essere protezione è diventata umiliazione. Ci viene fatta percepire una realtà come oggettiva, ma di oggettivo e reale non ha proprio nulla.

Il risultato è che la voce insistente del critico interiore reprime molte parti di noi facendoci sentire infelici e insoddisfatti.

In questo articolo parlo di Credere in se stessi

Autostima e critico interiore

L’autostima è la capacità di riconoscerci valore a prescindere da tutto ed essere consapevoli che possiamo fare qualunque cosa vogliamo. Per il critico gli errori sono inaccettabili, ma per imparare la vita e viverla al meglio, gli errori sono fondamentali per la nostra crescita. Anche perché considera che più cerchi disperatamente di accontentare quella vocina, più sei destinata a perdere. Il critico interiore non è mai contento, più tu gli vai incontro assecondando le sue richieste e più lui ti chiederà, alzando l’asticella sempre di più. Sotto una certa soglia questa voce interiore è uno stimolo a migliorare, quando invece ti tiene ferma e bloccata per paura bisogna intervenire e interrompere questo circolo vizioso.

Qui trovi altri spunti su Come rafforzare l’autostima

Per questo lavorare sul rafforzare la propria autostima rappresenta le fondamenta, se vuoi muovere i tuoi primi passi ti lascio il link al mio percorso Primi Passi dove lavoriamo solo ed esclusivamente sull’autostima.

Strategie vincenti

  • Evitare la lotta. Più tenti di scacciare quella voce e più la rafforzi.
  • Diventare consapevoli di come funzioniamo ti permette di interrompere questa dinamica.
  • Disidentificarsi da lui. Il critico interiore non siamo noi, la sua voce non è la nostra voce. Spesso invece facciamo l’errore di indentificarci con la sua voce. Questo ti permette di prendere le distanze in modo equilibrato da tutto ciò che le sue parole ti creano a livello emotivo.
  • Tenere un diario con il tuo Critico Interiore e scrivere quotidianamente quello che lui ti dice e dialogare insieme a lui. Come sempre la scrittura è terapeutica e se fatto per un po’ di tempo costantemente, sarà molto efficace perché poco alla volta ti renderai conto che la sua presenza sarà sempre meno ingombrante

Questi sono consigli e suggerimenti per iniziare a sperimentare anche in autonomia e prendere confidenza con il tuo critico interiore.

Ci sono poi altre modalità tecniche che utilizzo nei miei percorsi, ma che richiedono la presenza di un professionista competente ed esperto.

Se senti di avere bisogno di un aiuto per fare un lavoro in questo senso completo e profondo ti invito a contattarmi a info@gretadadda.com e questo è il mio percorso Adorno  per accompagnarti in un viaggio di cambiamento emozionante e bellissimo.

 

Greta D'Adda
lostudiodigreta@gmail.com

Ti aiuto a ritrovare equilibrio e sicurezza in te stessa, vivere le tue emozioni con rispetto, raggiungere la tua personale realizzazione.

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